CARO RUGGIANO, NON SONO I CITTADINI A SBAGLIARE!

Al pari di Fonzie, lo stagionato bullastro di Happy Days, che non riusciva mai a pronunciare la frase “Ho sbagliato”, anche il quasi ormai ex sindaco Ruggiano è incapace di ammettere, non fosse altro difronte all’evidente delusione del suo stesso elettorato, di aver commesso degli errori durante la sua dis-amministrazione.
Pretendere che confessasse di aver sbagliato tutto sarebbe stato attendersi troppo, ma aspettarsi almeno un’ammissione, magari piccola, di insoddisfazione per quanto era riuscito a fare era lecito, non fosse altro per rispetto di quanto i cittadini gli hanno “segnalato” al primo turno.
Invece no. A sbagliare non è stato lui e la sua allegra brigata ma i tuderti, nella migliore delle ipotesi distratti, nella peggiore incapaci di capire e di valutare… (vedere in proposito le interviste rilasciate)
La bocciatura alle urne dei suoi assessori? “I cittadini non hanno capito il lavoro che hanno fatto” (questo è poco ma sicuro).
Il calo di consensi? “Le preferenze si danno per mille motivi che, quasi tutti, prescindono dalla capacità amministrativa” (testuale).
L’astensionismo degli elettori? “Tutta pigrizia, soprattutto da parte degli anziani che hanno avuto paura del freddo, comunque tranquilli al secondo turno li porteremo tutti a votare”… (viva la libertà!)
I risultati penalizzanti nelle sezioni più grandi come Ponterio: “Gli abitanti non si sono accorti della grande mole di lavori e di investimenti” (e già, cosa vuoi che ne sappiano loro che ci abitano tutti i giorni!).
Il suo 7% in meno di Rossini? “Colpa del sostegno dei politici del centrosinistra e in particolare di quella cattivona della Presidente della Regione” (un mese prima invitata da Ruggiano stesso sulle pagine di un quotidiano regionale a venire a fare campagna elettorale a Todi perché così gli faceva guadagnare tanti voti…).
L’elenco delle sottovalutazioni, dell’inaffidabilità, delle menzogne e delle incoerenze potrebbe essere infinito, ma quel che più fa male è, appunto, l’assoluta mancanza di rispetto per la volontà, la capacità di giudizio, le indicazioni e le aspettative dei cittadini.
Secondo questo modo di pensare, paradossalmente, non dovrebbe essere Ruggiano a smettere di fare il sindaco, ma i cittadini a cambiare residenza se l’Amministrazione non li soddisfa più!
La disattenzione nei confronti della gente, dimostrata durante i cinque anni di governo e rafforzata durante la campagna elettorale, è purtroppo una conferma che la loro esperienza va chiusa al più presto. Non c’è maggior perdente di chi non ammette i propri errori.

La coalizione di centrosinistra  per CARLO ROSSINI SINDACO

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